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venerdì 3 giugno 2011

La mia Odissea con le Istituzioni...


31 maggio 2016

Dopo tanto tempo ricomincerò presto a scrivere.

Credo di essere l'unico Italiano che possa scrivere e dire, a ragion veduta, cosa sono i politici italiani, i burocrati italiani...


Ronco Scrivia ( Genova) 03 novembre 2014 

Violazione dei Diritti Umani!

Nel 2010 iniziò la nostra complessa vicenda famigliare, che da semplice storia di una famiglia di nuovi poveri, si è poi intersecata con un un’altra vicenda di Giustizia disattesa e non solo…

Nella nostra incredibile vicenda, la cosa più grave è stata commessa da un preposto al Bene Comune, cioè da colui il quale dovrebbe prodigarsi per tutti i suoi Cittadini e soprattutto per quelli Vulnerabili come me!

Ebbene, il mio sindaco, signor Simone Franceschi, nell’anno 2010, ha avuto il talento di violare i Diritti Umani miei e di mia Moglie!!!




Qui sopra il testo della e-mail che inviai al mio sindaco signor Simone Franceschi, dove gli chiedevo di darci la possibilità di potere andare al gabinetto in modo dignitoso, il sindaco non rispose!



Qui sopra il testo della interrogazione parlamentare presentata il 02 agosto 2012 dal senatore Stefano Pedica, dove si evince che anche i wc della stazione Ferroviaria di Ronco Scrivia, combinazione, si trovavano, in quel periodo, chiusi...

Non solo, il sindaco di Ronco Scrivia ha ritenuto, successivamente, di compiere altri reati, quale, ad esempio, quello di omissione di atti di ufficio e forse altri come vedremo nel prosieguo di questo mio scritto.

Il sindaco Franceschi non rispondendo alla mia lettera qui sotto, ha fatto concretizzare il reato di Omissioni di Atti di Ufficio!


Ronco Scrivia 06 febbraio 2014

Al Sindaco del Comune di Ronco Scrivia ( Ge) signor Simone Franceschi.
e.p.c. Al Prefetto di Genova dott. Giovanni Balsamo
e.p.c. Al Difensore Civico regionale dott. Francesco Lalla

Oggetto: Diffida ad adempiere ex art. 328 c.p. comma 2

Il  sottoscritto Mario Teodoro Pizzorno, nato a Genova l’11 dicembre 1955 e residente a Ronco Scrivia in Corso Italia 36, chiedo al sindaco Simone Franceschi di rispondere a questa lettera.

Premesso che in data 14 luglio 2010 le inviai una mia e-mail, al suo indirizzo di posta elettronica (sindaco@comune.roncoscrivia.ge.it ), con oggetto “ Richiesta aperta al mio sindaco Simone Franceschi”,  nella quale lettera e-mail ( che le allegherò via e-mail Pec), la invitavo a concederci un wc, dato che nel negozio dove forzatamente dimoravamo io e mia moglie a causa dello sfratto, non vi era un gabinetto, un luogo idoneo ( come si evince anche dalla Interrogazione Parlamentare n 4-08094 del 02 agosto 2012 ) per poter espletare i nostri bisogni fisiologici giornalieri in modo dignitoso e non rischioso per la nostra salute.

A distanza di anni,  non  ho  avuto nessuna risposta scritta in relazione alla suddetta richiesta;tanto premesso e riportato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 328 del codice penale, la diffido ad evitare di rispondere ancora una volta e la invito a compiere l’atto del suo ufficio e cioè, a rispondere a questa missiva e ad esporre le ragioni per non aver risposto nei 30 giorni prestabiliti dalla Legge nonché, alle motivazioni che le hanno impedito di concedere, facilitare, questo imprescindibile diritto umano!
Se non avrò una precisa risposta nel termine di trenta giorni, essendo
Lei il legale rappresentante dell'Ente comunale preposto,
procederò a denunciarla ex art. 328 c.p. ed a costituirmi parte civile.
Mi rivolgerò inoltre ad ogni altra Autorità preposta al rispetto dei
diritti dell'uomo.
Con ossequio.
Mario Teodoro Pizzorno.
Stato: Raccomandata inviata
Numero operazione: ROL201402000045656
Data creazione: 06/02/2014 17:21
Data accettazione: 06/02/2014
Opzioni di stampa: Stampa a colori
Prezzo: 3,85 €
Numero destinatari: 1
Mittente: MARIOTEODORO PIZZORNO - CORSO ITALIA 36 - 16019 RONCO SCRIVIA (GE)
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Destinatari:




Non sono indignato per il fatto che non ci diede un buco per vivere, un lavoro, sono indignato perché non ci agevolò per accedere al gabinetto ( avrebbe potuto farlo facilmente; dato che a pochi metri dal nostro negozio, c'era una struttura per anziani, con bagni, docce...), violando così i nostri Diritti Umani!!!

Egli ci negò, forse con delle corresponsabilità, di poter effettuare l'espletamento dei nostri bisogni fisiologici giornalieri in modo dignitoso, per questa principale ragione non posso perdonarlo e mi riservo di agire legalmente, per aver leso la mia dignità umana nonché quella di mia moglie, in tutte le sedi compreso quelle internazionali.

Ad aprile 2010, dopo aver cercato e provato tutte le strade possibili immaginabili, decisi di fare lo sciopero della fame, per sensibilizzare le istituzioni ai miei problemi.


Il mio comune di residenza non mi filò nemmeno di striscio e quindi dopo 184 ore di sciopero della fame Integrale, dopo che mi sentii male due volte, decisi di smettere perché avrei superato il limite, mi sarei sentito sempre più male e non avrei comunque concluso niente, considerato la sordità delle Istituzioni.
Prima di iniziare il digiuno passai dal mio medico a farmi pesare, inoltre avvisai il mio sindaco e altri: 15-apr-2010 9.49
Letto: Ho iniziato lo sciopero della fame Mario Pizzorno

Da:
Sindaco Comune di Busalla (sindaco@comune.busalla.ge.it) 
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A:

Allegati:
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Il messaggio A: sindaco@comune.roncoscrivia.ge.it Cc: distrsoc51@comune.roncoscrivia.ge.it; info@claudioburlando.it; sindaco@comune.busalla.ge.it Oggetto: Ho iniziato lo sciopero della fame Mario Pizzorno Inviato: 14/04/2010 18.41è stato letto il giorno 15/04/2010 9.48.
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Da giovane e sino a 57 circa sono sempre stato in ottima salute, praticamente un rinoceronte, per esempio, non avevo mai sofferto il freddo, qui nella foto sopra sono in Austria a lavorare e nonostante le temperature bassissime, riuscivo a lavorare senza grossi problemi e trovavo pure le cricche nelle saldature!
Si sono sempre stato molto resistente alla fatica, non disdegnavo camminare per ore e ore nel bosco o a nuotare in mare per due o tre Km.
Tanti anni fa, a Tarsia, feci in una centrale Snam, 54 ore tutte filate, in altra occasione giravo, di notte, senza lamentarmi più di tanto, nel cielo doppiofondo delle navi gasiere per ore e ore, e ancora nella centrale nucleare di Borgo Sabotino a Latina, lavoravo a 70° sopra lo zero senza dare in escandescenze come invece accadeva ad alcuni altri miei colleghi...
Poi dal 2010, nel giro di poco tempo, ho avuto un repentino tracollo fisico, certamente aiutato dalle vicissitudini della mia difficile Vita di sempre, diventata nel 2010, una sorta di inferno.

Sono diventato un nuovo Povero!!! Poi diventerò anche disabile...

Ronco Scrivia 06 11 2014 

Qui sotto inserisco una recente significativa intervista per comprendere meglio chi sono, poi successivamente inizierò a raccontare, a capitoli, i particolari di una Incredibile, complessa vicenda accaduta alla mia Famiglia probabilmente perché sono un Ribelle o meglio non sono un lacchè!

http://www.senzabarcode.it/2014/10/mario-teodoro-pizzorno/

Ecco l'Intervista recente del 10 ottobre 2014 di un Giornale senza Padroni:

La storia di Mario Teodoro Pizzorno, un disabile che da anni denuncia irregolarità nei suoi confronti. La sua battaglia procede imperterrita nel silenzio generale. Di seguito l’intervista integrale.
Mario Teodoro Pizzorno ne ha viste di tutti i colori. Purtroppo, soprattutto negli ultimi anni, le esecuzioni di sfratti sono aumentate a dismisura e intere famiglie, anche con bambini piccoli, si trovano all’improvviso letteralmente per strada. Nel leggere l’appello che Mario Teodoro Pizzorno ha inviato alla nostra redazione, si evidenziano tutte le storture di un sistema orientato solo al guadagno e che non tiene conto di niente e nessuno. L’intervista è nata dall’esigenza di raccontare meglio l’esperienza e la vita di Mario. Pensavo di scrivere un articolo e invece ho capito che la cosa migliore sarebbe stata lasciare spazio alle sue stesse parole.

Chi è Mario Teodoro Pizzorno?

Mario Teodoro Pizzorno forse è una persona troppo Onesta, Leale e Sincera! Cominciamo con il dire che sono incensurato, che ho 59 anni, che sono sposato da 33 anni con Maria e che ho avuto una vita molto difficile, senza però essere stato mai in galera, senza aver mai rubato, senza mai aver fatto uso di droghe, senza aver mai emesso assegni falsi, senza mai essermi comportato male nella vita e nei confronti di nessuno, senza mai, senza mai. Sono pieno di difetti: sono Romantico, Sognatore, Idealista e però pragmatico all’occorrenza, la mia professione principale è stata per 20 anni quella di ispettore di saldatura ultrasonista di secondo livello, ho però svolto anche per necessità, per sopravvivere quando ero disoccupato, varie mansioni lavorative in molteplici mestieri, dal lavar le scale al dirigente d’azienda. Sono probabilmente affetto dalla Sindrome della Crocerossina, infatti nella vita sono sempre stato disponibile con chiunque, sono un peccatore come tutti gli altri ma sono probabilmente uno dei più puliti in assoluto in Italia, ho le idee chiare su cosa è la Vita e su come ci si debba comportare! Sono diventato Credente per scelta, guardando le stelle… Sono propenso a riconoscere i miei errori, tendo a considerare tutti Fratelli ma sento l’odore a distanza delle persone, specialmente di quelle malvagie. Vorrei un mondo diverso, migliore, come scrissi nel mio Blog. Sono irremovibile sul settimo comandamento! Non mi do della pittura da solo, ma conosco esattamente il mio valore pur rimanendo una persona umile, spesso parlo e scrivo per metafore, circonlocuzioni, iperboli, non sempre comprese, credo anche che un pizzico di presunzione sia importante nella vita se usata nelle materie dove si ha profonda conoscenza. Probabilmente per tutte queste tutte mie peculiarità inusuali, alle volte vengo travisato e osteggiato, forse qui nel mio paesino ho fatto involontariamente (quando ero intenzionato, mi ero messo in testa di diventare sindaco di Ronco Scrivia) mettere in conto a qualcuno, con le mie provocatorie esternazioni (ho dichiarato e scritto che avrei, se fossi diventato sindaco, messo la prima patrimoniale d’Italia, una seconda farmacia, che avrei aiutato i poveracci, che avrei controllato i conti del mio comune a partire dal 1946 etc. etc…), che se avessi corso per una carica in comune, avrei poi potuto fare traballare lo statu quo nel mio paesino. Sono sempre stato, nonostante tutto, una persona Felice, oggi continuo ancora ad esserlo, pur accusando i danni delle intemperie della Vita, che (anche se penso che nella esistenza non accada mai niente a caso), mi hanno però reso disabile. Sono Genovese, sono Ligure, quindi tenace, non riuscirà nemmeno la inaspettata, repentina malattia che mi ha reso invalido, a fermarmi.

Perché ha iniziato a lottare?

Avevo sempre detto che quando avessi sentito l’arrivare degli imbuti mi sarei vestito da Partigiano e avrei iniziato a combattere. Così è stato. Nell’anno 2005/2006 ho ripreso ad interessarmi più assiduamente di Politica, però in modo abbastanza passivo. Voglio dire che non ho fatto nessuna attività (se non di partecipare a qualche manifestazione come quella del 04 dicembre 2009 a Genova, oppure a qualche evento come quello di  Woodstock 5 Stelle Cesena e nulla di altro), anche perché non potevo permettermelo finanziariamente, fare politica costa, inoltre anche per via della nostra situazione famigliare che era attanagliata da vari problemi, quali, per esempio, quello legato all’alzheimer della mia cara suocera, della quale ho un ottimo ricordo e con la quale ho convissuto per circa 25 anni. Tuttavia non potevo stare più a guardare la nostra Italia che stava andando a rotoli e così, pur non potendo fare molto per vie delle mie problematiche soprattutto finanziarie, ho iniziato, nel tempo libero, a seguire la nascita della Fabbrica del Programma di Prodi, poi la LISTA CIVICA NAZIONALE (Beppe Grillo era uno dei primi firmatari assieme a Marco Travaglio) capeggiata da Roberto Alagna, Elio Veltri, Oliviero Beha, Pancho Pardi, e poi ancora a seguire i Meetup di Beppe Grillo, poi PBC di Fernando Rossi etc. Scrissi molti post in Rete e dovunque, cercando di sensibilizzare sul disagio dei meno abbienti, poi, nell’anno 2009, pestai i calli con una piccante lettera e-mail ai vari Brunetta, Gasparri e a circa 300 parlamentari, tanto che una di loro mi rispose “male.” Pubblicai la sua lettera omettendo il nome e cognome della Onorevole signora, a scanso di possibili querele. Continuai a battagliare per il Bene Comune in Rete in vari Blog, Meetup, Network, scrivevo ai Grillini in erba, quando erano ancora all’orticello, nei circa duecento meeetup ai quali ero iscritto, tentando di aggregare, aggregare, aggregare e scrivevo di entrare nei comuni e al Parlamento. Mi consideravano un Marziano i vari Fico, etc. che ai tempi però qualche volta mi rispondevano. Poi l’11 maggio 2010 arrivò lo sfratto, finimmo letteralmente in mezzo alla strada e io e mia moglie ripieghiamo nel nostro negozio di 28 metri quadrati senza servizi igienici, mentre mio figlio venne ospitato, per circa quattro mesi, presso una nostra amica Cagliaritana, che risiede qui a Ronco Scrivia. Dal fatidico incontro con il mio sindaco Simone Franceschi avvenuto il 02 gennaio 2010, iniziò una vera e propria battaglia di civiltà che perdura fino ad oggi, in quanto i preposti alla tutela dei disabili, dei vulnerabili, dei meno abbienti prevalentemente del mio comune, con i quali ho avuto a che fare, secondo me, non furono in grado di gestire una, all’inizio, semplice situazione come la nostra. Sarebbe bastato poco. La situazione in questi cinque anni evidentemente si è incancrenita, ora il contesto è diventato indubbiamente complicatissimo, per le denunce che ho inoltrato alle autorità competenti contro il mio sindaco, contro l’assistente sociale Elena Doglio, per tutte le lettere che ho scritto alle varie personalità Istituzionali e per tanti altri motivi che posso, su richiesta, spiegare nei minimi particolari. Sta di fatto che ad oggi dopo 5 anni ( di cui due e mezzo da disabile) sono ancora qui a battagliare, per cercare di ottenere una vita decente per la mia indivisibile famiglia. Dal 2012 sono diventato disabile forse anche per tutte queste sofferenze, e chiaramente faccio molta più fatica a difendermi perché posso fare solo pochi passi, e poi sarebbe Giusto che qualcuno di competenza mi spiegasse se ho subito un reale danno biologico, se sono diventato disabile anche per tutte queste sofferenze, e se perlomeno questo calvario ha scatenato o in qualche modo accelerato la mia invalidità. Qualcuno mi dovrebbe dire se ci sono delle responsabilità e di chi, se mi spetta un indennizzo, io non voglio avere ragione per forza,desidero solo Giustizia! In tutti i modi, per chi non capisce dal naso come i pesci, in buona sostanza, comprenderà facilmente che io non lotto solo per me, ma anche per i nostri figli, nipoti, insomma per le future generazioni!

Il Comune di Ronco Scrivia non è in grado di garantire il rispetto dei diritti dei disabili e di quanti versano in stato di necessità?

Bisognerebbe chiederlo a loro, io ho fatto tutto da solo compreso la domanda delle case popolari (forse dovrebbero presto assegnarmela), da loro aiuto ricevuto praticamente vicino allo zero, quel poco che ho ottenuto è dovuto al fatto che ho interpellato decine di persone autorevoli, preposti alla tutela dei vulnerabili, alte cariche Istituzionali, che hanno convinto (a mezzo lettere cartacee, telefonate, e-mail) i preposti comunali a mollare qualcosa alla mia famiglia, abbiamo quindi ricevuto in 5 anni: 20 quintali di legna da ardere (ventilai di denunciarli per omissione di soccorso), due bollette E.N.E.L appartenenti alla casa da dove siamo stati sfrattati dopo 20 anni di residenza (non pagarono però 50 euro della bolletta della corrente elettrica del nostro negozio, unica fonte di sostentamento, come si evince anche dall’ interrogazione parlamentare 4-080094 sul nostro caso), 40,00 euro in vaucher da spendere presso la COOP per i mesi di luglio, agosto, settembre 2012, dei biglietti dell’autobus per mio figlio nel 2010 ancora studente liceale e un paio di scarpe ortopediche indispensabili per la mia patologia. Se non erro, niente di altro. In questa intervista, non ho menzionato i 3720,00 descritti nella lettera del 08 ottobre 2012, perché sono comunque stati letteralmente gettati dalla finestra. Con tutti quei soldi (dei Cittadini Italiani) spesi per il nostro vitto e alloggio per un solo mese, avrebbero potuto tranquillamente saldare la nostra intera morosità pregressa evitando lo sfratto e soprattutto questo putiferio! Scrissi anche alla Corte dei Conti di Roma e Genova, quella di Genova non mi rispose, per sollecitare un controllo e  anche per cercare di spingerli a verificare se non ci fosse stata una discriminazione verso la nostra famiglia. Io non so quanti soldi sono entrati nelle casse del mio sindaco e delle assistenti sociali dal 2010 ad oggi, per cui non so come, quando e a chi sono stati distribuiti i soldi per le emergenze, per la tutela dei meno abbienti, nonostante avessi chiesto per e-mail di poter verificare tutte le entrate e uscite delle casse del sindaco e delle assistenti sociali. Secondo me ci sono nella nostra vicenda situazioni “inspiegabili”, per esempio, perché quando, appena sfrattati, ci accasarono per un mese nella camera ammobiliata, l’assistente sociale Elena Doglio ci impedì di scaldarci persino la colazione con la cucina a gas che si trovava nella stanza? Tutta questa Vergognosa vicenda di cui le sto scrivendo una minima parte, è poi, dopo tutti gli altri innumerevoli frangenti, sfociò nella Giustizia disattesa, di cui magari, se vorrà, faremo un’altra futura, circostanziata intervista. Gentile Cristina Di Pietro, nella sua interezza la nostra vicenda non è una comune storia di una famiglia di sfrattati, di nuovi poveri, sarebbe riduttivo pensarlo, anzi io credo che sia piuttosto una storia di epurazione preventiva di un futuro possibile politico nonché sindaco con i baffi! Ma sono così pericoloso? Eppure credo di essere un pezzo di pane…

Adesso vive in un appartamento donatogli dalla Chiesa, in precedenza ha avuto delle difficoltà anche con la comunità ecclesiastica?

Assolutamente no! Tranne, proprio a voler considerare tutto, quel piccolissimo, unico, screzio che avvenne presso la Caritas di Genova Busalla con la signora Mirella, una saccente signora, indispettita a priori, che mi negò persino il pagamento di una bolletta, di 50,00 euro relativa al nostro negozio di cucito in Ronco Scrivia, a cui staccarono la luce, allontanando così, oltre ad aver perso quei pochi euro di incasso giornalieri che ci avrebbero fatto soffrire un po’ meno, tutti i nostri clienti, tranne alcuni temerari che sfidarono, in alcuni casi forse inconsapevolmente, il sindaco Feudatario di Ronco Scrivia! Questa signora poi venne a dire addirittura vicino al nostro negozio che eravamo cari, ingordi nei prezzi, quando tutto il paese conosceva perfettamente la mitezza dei nostri prezzi (quando ci fu l’avvento dell’euro, non feci come tutti 1000 lire un euro, trasformai semplicemente le lire in euro), pensai quindi che i suoi atteggiamenti non fossero farina del suo sacco e che fosse stata manipolata, mandata da qualcuno, che non era certamente la Chiesa, forse fece un favore ad un suo amico, a dei suoi amici? Perché non pagare una bolletta da 50 euro? Naturalmente prima provai a farla pagare al mio comune che non la pagò, per quello che andai dalla signora Mirella alla Caritas. Tuttavia non diedi molto peso alla spocchiosità della signora Mirella e a quel frangente. Da moltissimo tempo non vado più in Chiesa perché, secondo me, in alcuni casi notavo che non combaciava perfettamente l’insegnamento di Gesù con quello che poi accadeva in alcuni casi come, ad esempio uno su tutti, i tristi casi di pedofilia che oggi sono alla ribalta nazionale e che sono scacciati, puniti, finalmente, ora da Papa Francesco. In tutti i modi, riconosco contemporaneamente che la Chiesa è una cosa Grande per mille motivi e che è da seguire, soprattutto questa di Papa Francesco Jorge Mario Bergoglio, che sta tentando, fra mille insidie, di farla ritornare agli insegnamenti del Vangelo. Se Papa Francesco seguiterà così, mi sa che mi toccherà ritornare ad ascoltare la messa ma, certamente non essendo un  ipocrita, dichiaro altresì che dipenderà, senza nessun riferimento preciso, da chi sarà il parroco, ipoteticamente, tanto per non lasciar ombra di alcun dubbio e per capirci meglio, affermo che non accetterei di perdere la mia elevata Dignità anche se a chiedermelo fosse il nostro amato Santo Padre, io credo di essere un Uomo Libero, per questo probabilmente sono abbastanza solo. Ma non me ne dispiaccio più di tanto!

Chi è stato dalla sua parte in questi anni?

Complicato rispondere a questa domanda, perché è difficile avere le prove certe per dimostrare quali siano stati i santi e le barbe finte cioè i falsi, non sempre si fa una cosa con il Cuore, alle volte si fa per poter dire “io mi sono comportato bene, o per lavarsi la coscienza! Personalmente apprezzo di più chi ha un solo panino e me ne offre un pezzetto, di un altro che ha un enorme panificio e me ne dona un kg. Tuttavia, posso affermare che molte persone, dallo studente che mi inviò 10,00 euro per sostenermi, all’europarlamentare che mi prestò i soldi nel 2010 per acquistare  la chiavetta Adsl che mi ha permesso di rialzarmi ed arrivare fin qui, alla nostra amica Daniela che ospitò mio figlio per 4 mesi a casa sua, poi alla signora Flora che mi ha dato qualche giorno prima dello sfratto un magazzino a gratis per ricoverare le nostre scarabattole, e ancora alle decine di persone che, nel 2010 scrissero moltissime e-mail al mio sindaco spronandolo a darci la chiave e sollecitandolo ad aiutarci, e poi ci furono i solleciti del Difensore Civico Regionale, del Presidente della Repubblica , di alti funzionari del Ministero della Salute ( in particolare la dott.ssa Fiammetta Landoni), etc… Devo anche ringraziare il deputato Mario Sberna che mi inviò 500,00 euro, altresì il senatore Gianluca Castaldi che mi ha pagato la bombola per cucinare per alcuni mesi (poi però non mantenne la promessa di fare una sua interrogazione parlamentare sul nostro caso, forse Grillo l’avrà sconsigliato) , e per di più alcuni nostri compaesani ci aiutarono fra cui il mio compaesano Coclite che ci diede 200,00 euro che permisero a mio figlio piccolo di diventare ragioniere. Un ringaziamento particolare al Giudice genovese Daniela Canepa  che con un provvedimento di urgenza mi fece riattaccare subito il gas staccato arbitrariamente. Ringrazio anche i miei amici di infanzia e mi scuso con coloro che avessi dimenticato, sono sopravvissuto lungo il mio cammino di nuovo povero anche grazie a tutte queste persone, nel mio Cuore so chi ha fatto una buona azione per senso del dovere, chi per non venir un domani criticato, chi per apparire, chi per compassione, chi disinteressatamente e chi no. I politici eletti, consiglieri comunali, assessori, di governo e di opposizione insediati nel comune di Ronco Scrivia, nonostante le mie copiose istanze, non mossero mai un dito per aiutarmi! Come il deputato pentastellato che venne a Ronco Scrivia nel mio negozio durante i 116 giorni di calvario, si l’oggi deputato di Rivoli Ivan Della Valle, venne con due signore per conoscere da vicino la mia situazione, mi invitarono a Cesena e poi si negarono… forse non c’era trippa per gatti?


Quando le hanno staccato la prima volta il gas viveva già in questo ultimo appartamento? La comunità  ecclesiastica non può occuparsi di questa esigenza?

Abito in questo appartamento di Corso Italia 36, di proprietà di Papa Bergoglio, dal giorno di nascita di San Francesco, cioè il 04 ottobre 2010 (nel quale non pago più l’affitto dal 01 gennaio 2012), preciso che il gas mi è stato tagliato il 27 febbraio 2012, quindi era già 18 mesi che risiedevamo qui in Corso Italia 36. Non chiesi niente alla mia parrocchia per dignità, avevano già fatto tremila dandoci la casa, alcune buste di cibo, pagandoci l’acqua, non ritenevo Giusto chiedere più niente alla Chiesa, anche perché al contrario pensavo e scrivevo centinaia, forse migliaia di e-mail a tutti i preposti al Titolo V chiedendo aiuto, chiedendo esplicitamente di aiutare la mia famiglia! Lo Stato deve badare ai suoi Cittadini, la Chiesa ha fatto fin troppo per la mia famiglia, preciso che i 5348,82 euro richiesti il 21 agosto 2014 dalla società gas GDFSUEZ, sono dovuti a questi 4 anni di permanenza qui in questa casa di Corso Italia, in quanto inviai solo all’inizio alcuni pagamenti delle bollette del gas, poi persi il lavoro. Tenga presente che ho denunciato il mio sindaco e l’assistente sociale Elena Doglio, e che  comunque di fatto è stata fatta terra bruciata attorno alla mia famiglia, qui siamo in un paesino, e mi hanno dipinto, fatto risultare denigrandoci,  come l’Orco Mannaro, quindi…

Gli abitanti di Ronco Scrivia le sono vicini?

Scriverò tutto nel Romanzo un po’di fantascienza e un po’ di realtà che sto buttando giù, starà poi al lettore comprendere e distinguere le cose reali da quelli di pura immaginazione, comunque non lo so, bisognerebbe chiederglielo a loro, ai miei compaesani, sono certo però che in modo latente avrò probabilmente anche degli ammiratori, persone che mi voterebbero come sindaco, soprattutto se mi conoscessero nella mia vera essenza che è stata scientemente denigrata, screditata… Alcune certezze le ho su alcuni miei compaesani, precisamente sul referente di Ronco Scrivia del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo signor Piero Rinaldi, sul consigliere PD Giuseppe Tempesta e sul consigliere di destra Alessandro Coppola: loro di fatto non mi hanno aiutato!

Intervista scritta e pubblicata per gentile concessione di Mario Teodoro Pizzorno che si assume la piena responsabilità del contenuto.


Ronco Scrivia - Genova 06 novembre 2104

Io sono ancora in piedi,  grazie ad una connessione internet, ad un computer, forse alla mia caparbietà e ad altri fattori e circostanze " fortunate".


Nella mia esistenza ho dovuto lottare come un matto per potere mantenere sempre un certo decoro: l’ho fatto perché, nelle mie convinzioni c’è che, l’essere umano non deve mai per nessuna ragione al mondo perdere la dignità; bene supremo che nessuno ti può togliere!!! 


Ronco Scrivia - Genova 08 novembre 2104

Digressione Politica 1 : ciò che mi fa indignare profondamente è di sapere che in Italia non si aiutano le persone come me, nella mia stessa identica o peggiore situazione, io sono fortunato perchè mi so difendere bene, e chi non sa scrivere due righe? E chi non sa accendere un computer ( le raccomandate saranno forse meglio ma costano care e i meno abbienti non possono permettersele, e comunque, nel mio caso, non hanno ricevuto risposta...), chi non sa esprimersi bene, chi, chi, chi..., ammettiamo pure che il mio caso sia particolare..., ammettiamo pure che, come disse l'avvocato di mio figlio, qualcuno voglia farmela pagare..., ma come è possibile che chi ha veramente bisogno sia dimenticato, sia bitrattato, trascurato, in una nazione dove, probabilmente, decine di migliaia di persone si appropriano dei soldi Pubblici, sottraendoli a chi ne ha veramente bisogno.

E' una vera e propria Indecenza!!! 

Mario Teodoro Pizzorno.

P.s Se  siete interessati ad apprendere come e chi spreca in Italia, visionate la mia pagina 8 denominata " La Memoria"

16 dicembre 2014 ore 23:30 
Pagina in Lavorazione qui sotto devo ancora verificare correggere

Ecco, qui sotto il racconto dell'inizio della mia Odissea.

Capitolo 1


Alla fine della prima decade del mese di dicembre 2009 ricevetti un atto di precetto, quelle odiose buste verdi che provengono solitamente dai tribunali e fanno chiaramente capire, perlomeno ai più avveduti, i tuoi guai.
Dentro la busta la lettera mi notificava lo sfratto, dopo due decenni circa che stavo in quella casa, avrei dovuto sloggiare, andare via!
Non sono una persona che si preoccupa eccessivamente anche nelle situazioni più gravi ma, in questo caso non persi tempo e andai per la prima volta in 20 annidi residenza a Ronco Scrivia, nel palazzo del mio comune, per chiedere aiuto.
La notifica di sfratto è stata da me ricevuta il giorno 10 12 2009 alle ore 10 circa e nella stessa mattinata, un ora dopo mi recai nel palazzo del comune,  chiesi di poter parlare con il sindaco Simone Franceschi e la combinazione vuole che mi ricevesse poco dopo.
Appena entrato in ufficio salutai il sindaco e iniziai a raccontare la mia vicenda sfratto, il sindaco mi stette a sentire con un aria quasi scocciata e con sospetto, insomma il primo incontro presagiva una latente ostilità da parte del sindaco…

Comunque continuai a grandi linee il mio racconto e finita la esposizione dei fatti il sindaco mi rispose che mi avrebbe messo in mano ad una assistente sociale di Nome  Doglio Elena.
Mi disse quali erano gli orari di ricevimento ( martedì 8-10 giovedì 10-12 ) e poi ci salutammo.
Appena uscito fuori dall’ufficio del sindaco, ribussai, rientrai un attimo e (perché mi tornò alla mente che il sindaco mi lasciò in piedi, nonostante davanti alla sua scrivania ci fossero due seggiole vuote, per tutto il colloquio, ummmmmmmmmmmmm…) gli dissi le seguenti parole: << Eh… però non si lasciano in piedi i Cittadini!>>
Il sindaco non replicò.
Uscii tirandomi, gentilmente, dietro la porta.


Il 18 dicembre 2009 scrissi una e-mail che allego qui sotto, con testo in colore blu .
( Scrissi questa mail, in quanto nel colloquio del 10 dicembre 2010 il sindaco mi disse di rivolgermi al martedì dalle 8 alle 10 o al giovedì dalle 10 alle 12 all'ufficio delle assistenti sociali, dove avrei incontrato la signora Doglio Elena, la quale avrebbe dovuto interessarsi della mia situazione famigliare. Io andai per ben due volte ma, mi venne detto che la signora Doglio Elena non era in ufficio.Inoltre come si evince dalla mia e-mail chiedevo lumi per potermi tagliare la legna...)




18-dic-2009 15.25Per cortesiaDa:  pizzornomario@virgilio.it   (pizzornomario@virgilio.it)   STAMPAAPRI
A: <sindaco@comune.roncoscrivia.ge.it>
Cc: <vicesindaco@comune.roncoscrivia.ge.it>
Ccn: <mariopizzorno@yahoo.it>, <pizzornomario@virgilio.it>, <mariopizzorno@yahoo.it>


Gentilissimo signor sindaco Simone Franceschi, la pregherei gentilmente di sollecitare l’assistente sociale Elena Doglio di ricevermi al più presto, in quanto come le ho detto nel colloquio del 10 dicembre 2009, ho bisogno di una casa.

Poi avrei necessità di parlare anche di altre cose ( es. vostre normative per il taglio della legna) per cui, se potessi essere ricevuto nel più breve tempo possibile, le sarei grato.

Il tempo è denaro e devo sfruttarlo al massimo, per porre fine alla mia momentanea situazione di disagio.


Confidando in lei, la ringrazio anticipatamente.



Mario Teodoro Pizzorno



Il 22 dicembre 2009 arriva la risposta del sindaco 


----Messaggio originale----
Da: sindaco@comune.roncoscrivia.ge.it
Data: 22-dic-2009 6.54 AM
A: <pizzornomario@virgilio.it>
Ogg: R: Per cortesia
La dott.ssa Doglio, era purtroppo assente la settimana scorsa, ho informato la sua responsabile, ma la inviterei a contattarla direttamente allo 010 – 9659026 o 010 9659025.

Per quanto riguarda il nostro appuntamento, la prego di contattare la SIg. Balbi 010 9659014, per fissare un incontro  per la settimana prossima, in quanto purtroppo questa settimana è un pò problematica.

Per esclusiva chiarezza, il taglio piante, se pur reiterato con ordinanza  sindacale, non è normativa comunale, ma stabilita dal codice civile e dal Regolamento attuativo del Codice del strada.

Simone Franceschi



Altra sua risposta del 30 dicembre 2009


  ----Messaggio originale----
Da: sindaco@comune.roncoscrivia.ge.it
Data: 30-dic-2009 11.37 AM
A: <pizzornomario@virgilio.it>
Ogg: R: Mario Pizzorno 29 12 2009
Sig. Pizzorno buongiorno,

non ho ben chiaro a cosa fa riferimento, comunque ho saputo che il 23 dicembre ha incontrato la Dott.ssa Doglio.
Se per Lei non è un problema, ci potremmo vedere Sabato 2 gennaio alle ore 11, presso il mio ufficio con la partecipazione del mio Assessore ai Servizi Sociali, Rosa Oliveri, così da approfondire le Sue esigenze, anche a seguito del suo incontro con la dott.ssa Doglio.

In attesa di un suo riscontro, colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.

Simone Franceschi

Al più presto continuerò a scrivere su questa incredibile vicenda! Mario Pizzorno 26 07 2011

Oggi 24 settembre 2011

Riprendo dopo molto tempo a scrivere, purtroppo per queste cose, se non sei Manzoni, occorrerebbe un sacco di tempo, se poi devi cercare sempre di mettere assieme il pranzo con la cena, allora divenata quasi impossibile starci dietro.
Comunque, da quel fatidico 2 gennaio 2010 iniziarono veramente i miei problemi...
Il fatto che mi da estremamente fastidio non è tanto cosa possa effettivamente fare un sindaco, un assistente sociale, perchè purtroppo le risorse sono quelle che sono; bisognerebbe però vedere come vengone gestite le risosrse, a chi vengono date e inoltre degli interlocutori istituzionali dovrebbero usare il massimo tatto con le persone indigenti, perchè, quest'ultime, sono già schiacciate pesantemente dalla vita.
Senza contare poi la supponenza con la quale alcuni amministratori della cosa pubblica si pongono, nel mio caso è stato così, le assistenti sociali hanno tentato di spaccare, di fare dividere la mia famiglia, fu persino detto a mia moglie che avrebbero potuto toglierci il ragazzo, cioè nostro figlio Jacopo.
Cercarono di spaventarci dicendoci che saremmo potuti finire al Massoero, a Begato, cercarono in tutti i modi di convincerci a farsi aiutare da nostro figlio grande, magari distruggendo così un'altra famiglia...
Il sindaco addirittura in una occasione mi disse che avrebbero potuto farmi arrestare ma, come si fa a dire così ad una persona che soffre...

Cosa avranno da nascondere?

Non c'è stata la volontà di aiutarmi, anzi hanno cercato di farmi attorno terra bruciata, io penso che qualsiasi persona normale capirebbe che il comportamento dei miei interlocutori istituzionali probabilmente mirava a fare quadrato, per farmi desistere dalla mia richiesta leggitima di alcuni diritti indispensabili per la sopravvivenza dell'essere umano.
Io ho sempre chiesto principalmente una casa, un lavoro, di scaldarmi, di potermi lavare, di potere avere un luogo dove potere espletare le funzioni fisiologiche, niente di più.
Mentre avvertivo voci di paese che continuavano a  denigrarmi, a dire che ero un lavativo, ecco qui il lavativo, queste sotto sono le referenze del mio ancora attuale datore di lavoro.
Silviucciaaaaaaaaaaaaaaaaa, leggitele più volte e con attenzione, visto che in Facebook continuavi a scrivere che io sarei stato uno scansa fatiche...
Poi forse un giorno l'Amiu, quando la mia casella i posta elettronica ricomincerà a funzionare perfettamente, si degnerà, avvendole richieste più volte, forse, di mandarmi anche le sue, poi se vorrai potrei mostrarti quelle della Snamprogetti relative alla mia opera prestata in qualità di Ispettore di Saldatura per circa 8 anni, oppure quelle della ditta SID quanto prestavo l'opera di Security sulle navi passegeri e altre ancora.
Silviuccia, in vita mia ho fatto probabilmente oltre 10 mestieri, forse di più.








Ronco Scrivia 10 10 2011 ore 08 e 30 circa


Prima di continuare a scrivere la mia incredibile vicenda, inserisco qui sotto un documento, precisamente una mia e-mail all'Ordine degli avvocati di Genova per segnalare la mia situazione e quindi per richiedere il patrocinio legale gratuito che è un diritto per chi ha redditti inferiori a circa 11.000 € all'anno.

30-ago-2010 17.26Prot 3926 dgDa:  pizzornomario@virgilio.it   (pizzornomario@virgilio.it)   STAMPAAPRI
A: <segreteria@ordineavvocatigenova.it>
Allegati:  Lett ord avvocati bis 30 08 2010.jpg (85.2 KB); 



 
Oggi 30 agosto 2010 ore 17 e 20 circa: egregio Consigliere xxxxxxxx xxxxxx le comunico che dal giorno 28 agosto 2010 i gabinetti della stazione ferroviara FS di Ronco Scrivia, sono miracolosamente aperti!
Le inserisco sotto il testo della mia e-mail nella quale chiedevo al mio sindaco e al comune di aprire i gabinetti.

Calorosi saluti e grazie.


Mario Teodoro Pizzorno.




----Messaggio originale----
Da: pizzornomario@virgilio.it
Data: 14-lug-2010 9.26 AM
A: <sindaco@comune.roncoscrivia.ge.it>
Cc: <distrsoc51@comune.roncoscrivia.ge.it>
Ogg: Mario Pizzorno 14 07 2010 ore 9 e 24

 
Ronco Scrivia 14 07 2010 ore 9 e 24

Oggetto: Richiesta aperta al mio sindaco Simone franceschi.

Eg, sindaco Simone Franceschi, avrei bisogno di una cortesia, cioè l’accesso ai servizi igienici, ovverossia toilette, gabinetti, vespasiani, latrine!
Mi basterebbe una semplice chiave che permetterebbe alla mia famiglia di entrare nelle ritirate della nostra stazione ferroviaria o meglio ancora nella struttura per anziani, qui dietro al mio negozio che, ci consentirebbe  addirittura di farsi anche una doccia.
Ho chiesto all’assessore Malvasio Stefania la quale mi ha scritto di rivolgermi all’assistente mia di riferimento xxxxx xxxxxx e così ho fatto.
L’assistente sociale, interpellata ieri da me, mi ha risposto che non è di loro competenza!

So che ci sono tanti miei amici da tutta Italia che le stanno scrivendo per sbloccare questa indecente situazione, su…, faccia una buona azione, mi dia la chiave.

Sono certo che il suo fioretto la preserverà almeno un pochino dal futuro giudizio dei nostri compaesani, soprattutto quelli credenti come me!

Ringraziandola anticipatamente, le auguro buon lavoro.


Mario Teodoro Pizzorno.


P.s. Vi sarei infinitamente grato se faceste leggere questa mia alla Assessore Malvasio Stefania nonchè alla Consigliere xxxxxx e a tutti i rappresntanti eletti compresi i signori e signore dell'opposizione.


Mario Pizzorno.


Più avanti inserirò altre risposte pervenutemi dall'Ordine degli Avvocati di Genova, sta di fatto che ad oggi 10 10 2011 non ho ancora il patrocinio legale gratutito che mi servirebbe per difendermi da una miriade di situazioni gravi create da chissà chi... Io voglio conoscere la verità, per cui se non troverò Giustizia mi vedrò costretto ad appellarmi,di nuovo, al Mediatore Europeo e a tutte le Istituzioni Internazionali, per farmi aiutare!

Ronco Scrivia 17 10 2011


Ritorniamo al 2 gennaio 2011, dunque mi presentai puntuale nell’ufficio e li conobbi l’assessore alle politiche  sociali signora Rosa Oliveri ( perlomeno mi fu presentata così…) il colloquio fu praticamente fra me è la signora Rosa Oliveri perché il sindaco, non disse quasi niente.
Spiegai dettagliatamente la mia situazione e la signora Rosa Oliveri disse che avrebbe messo in moto tutta una serie di associazioni che mi avrebbero agevolato nella mia difficile situazione.
Poi, l'assessore Oliveri, concorde con il sindaco che annuiva, dissero una cosa importante cioè che sarebbero intervenuti per fermare il mio sfratto, dissero che avrebbero telefonato e dialogato con i miei locatori per trovare una soluzione.
A me sembrò la soluzione migliore, ma alla fine della favolail denaro pubblico che fu speso per mandarmi al ristorante, ( contro la mia volontà) fu superiore alla richiesta avanzata dai miei locatori, la spesa totale fu di 3600/3800 euro.
Verso la fine del colloquio, fu pronunciata dall’ assessore Rosa Oliveri la famosa frase che mi sconcertò: “Tanto lei si guardi intorno, si scelga la casa…”
Io la guardai esterrefatto e le risposi" Secondo lei, una persona nella mia situazione, può scegliersi la casa…"

Amiche e amici lettori, non è per caso che sono stato preso per il sedere? Dalle loro e-mail di risposte varie , direi di si!

Qui sotto il 2 gennaio 2010, il mio sindaco mi inviò una e-mail nella quale mi scrisse che ci avrebbe pensato lui a mediare con i miei locatori, infatti mi  sfrattarono!

2-gen-2010 15.28R: Mario Pizzorno 02 01 2010Da:  sindaco   (sindaco@comune.roncoscrivia.ge.it)      STAMPAAPRI
A: <pizzornomario@virgilio.it>




Grazie..ci penso io..



Da: pizzornomario@virgilio.it [mailto:pizzornomario@virgilio.it]
Inviato: sabato 2 gennaio 2010 14.45
A: sindaco
Oggetto: Mario Pizzorno 02 01 2010

 Gentilissimo signor sindaco, le invio i numeri di telefono dei miei locatori, signora Maria xxx xxxxxx e signor Gxxxxxxxx  xxxxx ed eventualmente telefono della figlia.


Bxxxx xxxxxxxxx -xxxxxx xxxxx xxx 010  xxx xx x7

Figlia 010 xxx xx x2


Via xxxxx xxxxx x/x Genova Pegli.

Arrisentirci.

Mario Pizzorno.

P.s. Per cortesia se potesse inviarmi la e-mail della signora Rosa Olivieri, evitandomi di cercarla, le sarei grato.

Grazie.


Mario Pizzorno.


Altra risposta del sindaco Simone Franceschi del giorno 8 gennaio 2010:

8-gen-2010 5.13R: Speriamo questa volta di capirciDa:  sindaco   (sindaco@comune.roncoscrivia.ge.it)      STAMPAAPRI
A: <pizzornomario@virgilio.it>
Cc: <donazioni@claudioburlando.it>, <barbato_f@camera.it>, <marioonorevoli@yahoo.it>


Egr. Sig. Pizzorno,

            capisco Le sue preoccupazioni, e il suo disappunto per gli spiacevoli inconvenienti. Vorrei provare a tranquillizzarLa sul fatto che sia io, sia l’Assessore Rosa Oliveri, abbiamo ben chiara la Sua situazione. Abbiamo provato a contattare il suo legale, l’Avv.xxxxxxxxxxxxxxxxxx (3xx  xxxxxx9) senza particolare fortuna, mentre abbiamo già comunicato con la Sig. xxxxxx, sua padrona di casa. E nei prossimi gironi ci risentiremo, dopo che la Signora avrà potuto confrontarsi con il proprio legale.

            Vorrei però rilevare, come purtroppo, l’attività del servizio sociale non si ferma, e i nostri servizi, si svolgono in forma associata nei Comuni di Busalla, Ronco, Vobbia, Isola del Cantone e Crocefieschi. E pertanto è anche possibile che non sempre gli operatori in servizio, anche per la natura del servizio che svolgono, abbiano la possibilità di rientrare con celerità in ufficio per svolgere le attività di sportello o addirittura magari prestano direttamente servizio in un altro Comune (come ad esempio accade nella giornata del Venerdì).

            Comunque sia la Dott.ssa xxxxxxxxx  xxxxx, che peraltro è la Responsabile del Servizio, sia la Dott. xxxxx xxxxxx, che poi è l’assistente sociale che segue le problematiche similari al suo caso, sono informate e si stanno adoperando per mettere in campo le adeguate iniziative che possono contribuire alla soluzione del suo problema.

            Le chiedo un po’ di pazienza, soprattutto perché il servizio gestisce, solo su Ronco (che è uno dei 5 comuni su cui l’attività è svolta) qualcosa come oltre 130 casi (che interessano anziani, bambini e disabili) e non tutto è possibile immediatamente. E come credo possa capire, una delle grosse difficoltà che abbiamo è prendere in mano una situazione come la sua, con un ritardo di quasi due anni.

            Come Le ho detto, ma principalmente come Le ha detto l’Assessore Oliveri, ci sono Le condizioni per trovare una soluzione che sia in grado di farLe superare questo momento di difficoltà, ma deve avere anche fiducia delle persone che si stanno attivando. Perché non sempre non avere le risposte che si vogliono significa non riuscire a risolvere il problema.

            Mi rendo conto che quanto Le sto scrivendo, magari non la soddisferà come risposta, ma in futuro, quando sarà Sindaco Lei , e riuscirà ad avere una visione più ampia delle problematiche che quotidianamente vengono affrontate dal Servizio, comprenderà con più facilità la comprensione che Le chiedo oggi.

            Cordiali saluti

            Simone Franceschi



Qui il  mio sindaco risponde ad una mia e-mail.

14-gen-2010 18.01R: Mario Pizzorno 14 01 2009 ore 16 e 55Da:  sindaco   (sindaco@comune.roncoscrivia.ge.it)      STAMPAAPRI

Sig. Pizzorno buonasera,

            oggi credo che la Dott.ssa xxxxxx abbia parlato sia con il Suo avvocato, che con quello della sig.ra xxxxxx. E credo che entro domani dovrebbe chiamare anche Lei.

            Le confermo che credo ci siano tutte le condizioni per trovare delle soluzioni, anche perché comunque la giornata del 18 gennaio non è decisiva.

            Spero perciò che si giunga ai risultati sperati, secondo le indicazioni che gli uffici le sapranno dare. Di tutto ciò credo sia già stato informato il  Suo legale.

            Buona serata


Da: pizzornomario@virgilio.it [mailto:pizzornomario@virgilio.it]
Inviato: giovedì 14 gennaio 2010 17.15
A: sindaco
Cc: xxxxxxxx.xxxxxxx.avvocato@poste.it; xxxxx.genova@tiscali.it
Oggetto: Mario Pizzorno 14 01 2009 ore 16 e 55

 

Ronco Scrivia 14 01 2009 ore 16,55



Gentilissimo sindaco Simone Franceschi, in data 8 gennaio 2010, con una sua e-mail, mi comunicava che non riusciva a contattare il mio avvocato di fiducia, xxxxxxx xxxxxxxx, al numero 3xx xxxxx9.


L’avvocato xxxxxxx xxxxxxxx con una sua missiva del 12 gennaio 2010, mi mette al corrente che non ha ricevuto nessuna vostra telefonata.


Questa mattina 14 01 2010, il mio avvocato mi riconferma telefonicamente di non aver ricevuto nessun segnale da parte vostra.


Sono certo che c’è un disguido, vi prego però di contattare e relazionare in tempo reale  l’avvocato xxxxxxx xxxxxxxx, sulle vostre iniziative relative al mio sfratto, per darle modo d’intervenire per la mia più ampia tutela.



Certo della sua e della collaborazione  dell’assessore Rosa Oliveri, vi ringrazio anticipatamente.




Mario Teodoro Pizzorno.



P.s. 1 Aggiungo qui i recapiti del mio avvocato: Tel. Studio 010 xxxxx2 – 010 xxxxxx7 - cell.studio  3xx  xxxxxx6  - cell. personale sempre acceso anche nei giorni festivi 3xx xxxxxx9.



indirizzo: xxxxxx xxxxxxx  x/xx scala b 3° piano  C.a.p  16124.




P.s. 2  Egregio sindaco, questa mia e indirizzata a lei e alle persone citate nella presente o messe al corrente con copia per conoscenza.


Saluti.


Mario Teodoro Pizzorno.







17 10 2011 Se proprio non sapete cosa fare, nel frattempo che renda questa pagina ancora più scorrevole, con altri documenti e notizie, leggetevi altre notizie cliccando sui due link sotto: